Radici

25 ottobre 2016 8:28 di Jazzi Shortlist

RADICI, by Atelier del Paesaggio 

Di Claudia Zanfi

RADICI propone l’elaborazione di recupero materiale e immateriale degli jazzi, con l’obiettivo di fare incontrare differenti realtà e campi d’interesse, che possano tracciare un percorso condiviso e delineare insieme un futuro migliore per tutti. Interviene ‘dolcemente’ per creare o reinterpretare i rapporti tra gli spazi, le prospettive, gli assi visivi che si instaurano tra le diverse parti del paesaggio. In questo modo, il territorio viene reso disponibile agli artisti residenti, agli ospiti internazionali e ai visitatori, che vi possono trovare un ambiente ricco di percezioni spazio-temporali, di possibilità di azione e collaborazione. Le tre fase di intervento saranno così suddivise:

FASE 1

Rigenerare i jazzi : rendere agibili i jazzi e laboratori artigianali Accoglienza diffusa. Scambio di conoscenze. Trasformazione in modo sobrio e graduale. Utilizzo di materiali locali, riuso e riciclo. Aree patio per la sosta e workshop Pergolati /intreccio di pali in legno (castagno, betulla) con elementi vegetali rampicanti. Tramatura della pergola con riferimento alle trame dei tetti degli jazzi; all’intrico delle radici di liquerizia (maggiore coltivazione del luogo); alle liane-radici di Angkor Wat che sorreggono le strutture dei templi. Componente vegetale, utilizzata come materiale da costruzione. Sedute in corda e legno per l’incontro e la socialità. Recupero dell’antica tradizione dei ‘libbani’, funi per l’ormeggio delle barche e la stabulazione delle cozze; intrecciati dalle ‘strambaie’, donne che lavorano l’erba spartea (detta tagliamani), la bagnano con l’acqua di mare e manualmente producono i libbani. Pietre, come passi persi, con scritte e frasi poetiche. Valenza di benvenuto all’arrivo e di saluto alla partenza. Pietre che uniscono tradizioni: macina per farina; macina per olive; masso per alici sotto sale. Balle di fieno (circolari e quadrate), come elementi di pausa, per segnalare aree di sosta lungo il cammino. Fieno e pietra: due materiali opposti per consistenza, ma caratterizzanti il territorio agreste, modificato dal lavoro del uomo. Negli jazzi recuperati si potranno realizzare una serie di laboratori e momenti di ospitalità tipo: – Natura e Biodiversità: Nidi d’Api per la conoscenza e salvaguardia delle api e delle fioriture mellifere, con fini didattici e produttivi. Condivisione dell’esperienza con apicoltori locali. – Sostenibilità ambientale: Progetto Vitruvio per la sostenibilità di materiali da costruzione naturali e legati al territorio, in clima mediterraneo, come applicazione della calce, paglia e canapa negli interventi edilizi. – Sostenibilità architettonica: studio condiviso per la riqualificazione delle strutture storiche e agrarie; progettazione bio-climatica dell’habitat; risparmio energetico e protezione dei muri dall’irraggiamento solare estivo. – Artigianato: studio e utilizzo dei fibre naturali nella produzione di tappeti artigianali. – Cibo e cucina locale: coinvolgimento di aziende agricole locali. Laboratori per il grano antico; per la lavorazione del latte; per l’estrazione della radice di liquerizia.

FASE 2:

Percorso lento: camminamenti, sentieri, mobilità lenta Canocchiali panoramici: unici elementi introdotti sui sentieri. Momenti di pausa e di osservazione, realizzati con legni locali e/o di riuso. Riallacciamento delle vie e ideazione di un continuum nella trama che lega bosco, archeologie e architetture in un paesaggio unico, ma con le sue diversità da scrutare, dalla montagna, alle coste, al mare. Osservazione e mappatura della flora e della fauna autoctone. Orto dei frutti dimenticati, ideazione di un piccolo museo dei sapori. Il ‘gardening-farming’ ci riporta indietro nel tempo, a una connessione ancestrale più stretta e quasi simbiotica con un ambiente che garantisce sostenibilità per tutti, uomini, animali e piante, preservando la biodiversità e la bellezza dell’eco-sistema. Malerbario si propone di monitorare quelle specie vegetali spontanee, considerate solitamente come erbacce e infestanti, che hanno colonizzato il territorio. Il progetto si realizza attraverso la raccolta delle erbe reperite sul posto, e successiva costruzione di un orto botanico in cui vengono esposte e catalogate insieme alla mappatura dei luoghi in cui sono cresciute.

FASE 3:

Abitare la notte : campus-scuola notturna; passaggio di saperi; letture e scrittura Pedane in legno semplici per il riposo e la lettura Isole della conoscenza e del sapere: tappe, stalli, punti di sosta in cui riscoprire territorio e natura. Ma anche parlare del contemporaneo, dell’uomo, della vita. Al lume di candela per innescare riflessioni sulle dinamiche ecologiche e sostenibili del luogo. Scuola di paesologia: laboratorio di scrittura con l’esercizio per restituire attenzione alle cose che nessuno guarda più; per raccontare l’esperienza di chi ama osservare il paesaggio con lentezza; per raccogliere le impressioni dei sentieri attraversati nella giornata. Racconti di uomini, di lavoro, di paesaggi.


CONCEPT

“Siamo alberi che camminano e non lo sanno” (C. G. Jung)
La vita è una. Tutto si intreccia: piante, uomini, animali. Tutto ciò che nella natura si muove tende a passare per le stesse vie, a trovarsi sugli stessi sentieri. La natura, come l’uomo e gli animali, è da sempre nomade e ha bisogno di muoversi. Nei sentieri del Cilento l’uomo si fa guidare dalla luce, dall’acqua e dalle pietre. Incontra RADICI, di piante secolari come ulivi, o di arbusti profumati come liquerizia. Pietra, acqua, alberi, sono elementi presenti nel culto di antichi riti religiosi, vivi ancora oggi. L’acqua è nutrimento per le coltivazioni; anche via principale su cui viaggiano semi e terra, cerniera tra montagna e mare. Gli animali sono i ‘giardinieri’ del territorio, col loro lavoro a brucare erbe e smuovere la terra con gli zoccoli. Gli alberi, coi boschi di betulle, castagni e faggete, creano corridoi ecologici, canaloni che dalla montagna scendono al mare. Il jazzo rappresenta il punto di incontro tra la cultura contemporanea agreste e le radici profonde del territorio. RADICI è quindi l’esperienza di un eco-viaggio culturale nella terra del Cilento, le sue origini, il suo futuro. E’ una proposta progettuale che intende attivare pratiche di relazione, di scambio e di conoscenza tra uomo- animali- natura. E’ un programma che coinvolge ampiamente la comunità locale: artigiani, pastori, botanici, musicisti, poeti e scrittori, daranno chiavi di lettura sul paesaggio circostante, Associazione Jazzi – 2 / 5 – 17.10.2016 sollecitando echi del ricordo, e proiettando immagini di bellezza e armonia verso un futuro condiviso con giovani e viandanti. Esperti di bio-architettura e costruzioni locali, storia e paesaggistica proporranno idee per workshop con giovani studenti, professionisti e discussioni collettive. RADICI promuove creatività contemporanea con tradizioni locali, attraverso una serie di attività multidisciplinari quali: arte, botanica, musica, gastronomia, artigianato, e soprattutto percorsi all’aperto, esperienze nella Obiettivi Il progetto RADICI è volto a esplorare il territorio, riscoprendo elementi storiconaturalistici meno noti. Alla valenza culturale si affianca, infatti, la valorizzazione del patrimonio ambientale e artigianale. L’incontro di questi due elementi mette in dialogo conoscenze diversificate, intreccia competenze locali, nel recupero del ‘saper fare’. Innovativo è il percorso territoriale che si desidera valorizzare: dai conoscitori nascosti delle erbe di montagna, alle tessitrici di corde, in un moto circolare di dialoghi e di restituzioni. RADICI tende quindi a: – favorire una consapevolezza collettiva delle risorse e delle potenzialità locali – offrire opportunità per scambi interdisciplinari – migliorare la percezione spaziale dell’area e le sue possibilità d’uso – trasformare gradualmente le strutture dei jazzi, con interventi graduali e dilatati – valorizzare l’operosità silenziosa di artigiane e conoscitori di antichi saperi – ricognizione e catalogazione delle specie botaniche, per scoprire il territorio attraverso piante che lo abitano – realizzare orti/erbari di specie pioniere – individuare percorsi naturalistici inediti, come elemento turistico alternativo – ripensare all’artigianalità locale in termini dinamici, con rilancio di piccole economie – stimolare attività didattiche rivolte alle giovani generazioni – valorizzare comunità locali, persone e non solo turisti: abitanti, artisti, artigiani, esercenti di locali sostenibili e funzionali al recupero dell’area – valorizzare il ‘genius loci’ unendo in modo armonioso elementi antropici, storici e peasaggistici – realizzare una scuola/ laboratorio /campus – progettare nuove ecologie culturali


FATTIBILITÀ TECNICA

La sostenibilità tecnica ed economica della proposta RADICI è garantita da una razionalizzazione degli interventi, da una programmazione a scalare e dall’ottimizzazione della manodopera. Il recupero di questo patrimonio edilizio, distribuito nel territorio, come nuova forma di ricettività, e di postazioni temporanee per i visitatori del parco, è possibile solo in accordo con la comunità locale e con un intervento pubblico. Per il recupero dei quattro jazzi in oggetto, si propone di eseguire una serie di interventi essenziali per interrompere il processo di degrado, mantenendo i seguenti obiettivi : •Consolidamento strutturale: verifica dello stato dei muri portanti in pietre calcaree locali, della struttura in travi lignee e della copertura con il manto di tegole a coppi, ed esecuzione di tutti gli interventi necessari a garantire la sicurezza e l’agibilità’ dei manufatti; •Risanamento conservativo: mantenere l’aspetto originario delle facciate e delle parti cortilizie esterne, utilizzando quanto è possibile le modalità costruttive, i materiali e le tecniche edilizie coerenti ed omogenee con la tradizione del luogo; •Interventi minimi e reversibili: soluzioni e allestimenti leggeri e temporanei degli spazi interni (con pedane in legno locale e sedute in corde tradizionali libbani) ed esterni (con pergole in pali lignei e sedute in pietra), per permetterne usi diversificati, alle mutabili esigenze della comunità locale e per una flessibilità d’uso sostenibile. > Per valorizzare i percorsi lungo i sentieri lenti: •Visuali panoramiche/canocchiali: collocazione di elementi che evidenziano varchi e assi visivi esistenti; creazione di una sorta di ‘finestre’ costituite da leggere strutture di legno locale; •Herbarium: ideazione di un herbarium lungo i sentieri di collegamento tra i jazzi, con specie botaniche pioniere e tavole didattiche; •Paesaggi sonori: individuazione di luoghi dove poter ascoltare suoni della natura e silenzi del parco. Sedute temporanee.


PIANO DEI COSTI DI REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE

Piano dei costi indicativo (Fonte: Capitolato Lavori Pubblici Regione Campania 2016)

1) Interventi di consolidamento – Jazzo Murici: Sup.105 mq
Costo indicativo di restauro e consolidamento delle murature esistenti: € 230 mq; esclusa mano d’opera. – Jazzo della Cropana: Sup.180 mq
Costo indicativo di restauro e consolidamento delle murature esistenti: € 230 mq, esclusa mano d’opera.
Costo indicativo restauro tetto e copertura €190 mq, esclusa mano d’opera. – Jazzo di Valli Cupi: Sup.105 mq
Costo indicativo di restauro e consolidamento delle murature esistenti: € 230 mq, esclusa mano d’opera.
Costo indicativo restauro tetto e copertura €190 mq, esclusa mano d’opera. – Jazzo del Pastore a Chiano: Sup.120mq
Costo indicativo di restauro e consolidamento delle murature esistenti: € 230 mq, esclusa mano d’opera.
Costo indicativo restauro tetto e copertura €190 mq, esclusa mano d’opera.

2) Allestimenti temporanei per l’ospitalità e la didattica
Tavole Botaniche; cm 50×70; € 25 cad
Pedane in legno: dimensione modulo pallet rigenerato, cm 80x120x15, € 12 cad
Attrezzati con materassini e cuscini, €12 cad
Sedute varie in paglia, corda, pietra: dimensioni indicative cm 50x50x45; €80 cad
Pergolato esterno: Realizzato con supporti in legno locale da fissare a terra, h cm 250/280, €22 cad;
Piantumazione di diverse specie rampicanti autoctone €12 cad

3) Elemento per i sentieri
Cannocchiali panoramici: dim. cm L250 x 500p x 250/400 h €1.500 CAD
Sostegno per la struttura in travi di legno locale e pavimentazione in tavolame.

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